.

                                   

                                                                                                        

           

 
 

 

                                                                                                    

 
   
 
 
 
 

L’Istituto si propone di:

  • promuovere negli studenti, congiuntamente alla acquisizione di solide basi culturali, scientifiche, giuridiche ed economiche, di capacità espressive ed operative, di spirito critico e di gusto estetico, una salda coscienza civica ed europeista al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e di tolleranza con tutti i popoli del mondo;
  • educare all’autogoverno e all’esercizio della democrazia, promuovendo la partecipazione attiva degli studenti alla vita della scuola;
  • fare opera di prevenzione nei confronti della droga, dell’AIDS, dell’alcolismo e del tabagismo;
  • incoraggiare l’attività sportiva;
  • porsi i problemi dell’orientamento e degli sbocchi occupazionali dei propri studenti, valendosi anche di rapporti col mondo universitario e del lavoro;
  • promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l’aggiornamento dei metodi e dei contenuti culturali che costituiscono un impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma collegiale che individuale;
  • aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico, gemellaggi o partnership con scuole di altri Paesi europei ed extraeuropei e viaggi di istruzione e di studio all’estero;
  • improntare i rapporti tra docenti e discenti, come pure tra tutte le altre componenti della Comunità Scolastica, al colloquio ed alla collaborazione in un piano di pari dignità e rispetto.

Una formazione culturalmente ampia non si esaurisce in una serie specifica di competenze assunte, vorremmo anche che lo studente acquisisse una capacità continua di imparare ad imparare, che è un po' il motto e la sigla di riconoscimento della scuola, e lo esercitasse poi nel proseguimento degli studi o nella professione; avesse il senso della scuola che ha frequentato, ricordandosene con nostalgia, e riconoscendo i cambiamenti subiti, e amasse più il se stesso cambiato di quello prima del cambiamento.

Il Liceo "V. Linares" di Licata nasce come Liceo comunale e, dunque, come espressione delle esigenze culturali e sociali di tutta la collettività. In tutte le storie antiche di Licata leggiamo che Don Antonio Serrovira nel 1722 dona alla figlia Suor Marianna un capitale di 800 onze, aumentato di 400 onze dalla stessa suora che nel 1730 stipula l’atto di fondazione di un Liceo in cui si insegnano grammatica latina, retorica, filosofia, teologia, morale e legge canonica.

Nel 1859 il Liceo Classico Serrovirano conta trenta alunni, ma con l’Unità d’Italia, per contrasti e divergenze facilmente intuibili, cessa di esistere.
Solo dopo quarant’anni, nel 1902, nascerà a Licata il Regio Ginnasio "Diaz" e, intorno al 1938, in provincia di Agrigento esistono soltanto i due licei classici di Agrigento e Sciacca e i Ginnasi isolati di Canicattì e Licata.

L’avvocato Angelo Maria Cristina Curella, uomo di profonda cultura umanistica, eletto podestà, interpreta le esigenze culturali e sociali del popolo licatese e si impegna per la istituzione del Liceo Classico. Gli insegnanti del Liceo nell’anno della sua fondazione sono: Don Giglio Angelo, Barrile Antonio, Spina Angela, Aricò Sapio Angela, Giganti Ines, Malfitano Salvatore, Verderame Roberto; Preside professore Salvatore Recupero.
Il Liceo viene pareggiato con decreto n. 278 del 23/09/1952 all’Ass. Reg. della P. I. e il 5 aprile 1961 viene statizzato e, su proposta del Preside Salvatore Malfitano, viene confermata l’intitolazione a Vincenzo Linares, scrittore e narratore vissuto nella prima metà del 1800.
Attualmente il Liceo presenta, oltre al tradizionale indirizzo classico, gli indirizzi scientifico, socio-psico-pedagogico e delle Scienze Umane.